È necessario innanzitutto dire che l'acqua è il cibo più importante, è un elemento unificatore, permette lo svolgersi di tutte le reazioni chimiche necessarie alle funzioni vitali, trasporta i principi attivi nell'organismo, favorisce l'azione dei succhi gastrici ed enzimi, permette gli scambi intra-extracellulari, porta le scorie verso l'esterno, regola la temperatura corporea con la sudorazione, permette la formazione dei liquidi corporei necessari, trasmette impulsi bioelettrici, permette la circolazione a sua volta di acqua e liquidi, sangue: nell'organismo tutto è in continuo movimento grazie alla circolazione.
Nella scelta dell'acqua dobbiamo ricordare un importante dato: il residuo fisso, ovvero la quantità di sali disciolti e di cui se ne trova ancora traccia a 180°C (sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, solfati e bicarbonati).
I sali sono indispensabili, ma un' eccessiva concentrazione favorisce l'insorgenza di sabbia e calcoli renali. L'ideale è tenersi sotto i 50mg/l. Fino a 50mg/l l'acqua si definisce minimamente mineralizzata, fino a 500mg/l oligominerale, tra 500 e 1500mg/l è mediamente mineralizzata, oltre 1500mg/l è un'acqua ricca di sali.
Un altro dato importante è il PH, indicativamente dovrebbe aggirarsi intorno a 6, o dal 6 in avanti, tendenzialmente alcalino.
Liscia o gassata? Il gusto per l'acqua è certamente soggettivo, l'unica differenza è che quella gassata, essendo ricca di anidride carbonica, anestetizza momentaneamente le papille gustative creando una momentanea sensazione di sete che spesso impedisce di bere ulteriormente rispetto alle reali necessità del corpo.
La European Food Safety Authority (EFSA) oltre ai valori di riferimento nutrizionali per l'assunzione di carboidrati, fibre alimentari, grassi e zuccheri, ha recentemente pubblicato anche i dati relativi all'assunzione di acqua: è da considerarsi adeguata un'assunzione giornaliera di 2,0 litri per le donne e di 2,5 litri per gli uomini.
Il totale di acqua consumata quotidianamente proviene per il 70-80% da BEVANDE e per il 20 -30% da CIBI. L'apporto adeguato di liquidi è quindi sì costituito da acqua ma anche da liquidi provenienti dai cibi e dalle bevande.
Il fabbisogno d'acqua degli individui varia in base all'alimentazione, alle condizioni ambientali, ai livelli di attività e a una serie di altri fattori.
Molti fattori come carichi di lavoro intensi, stress, tragitti di andata e ritorno dal lavoro piuttosto lunghi, aria secca dovuta all'aria condizionata o ad ambienti riscaldati possono pregiudicare il normale funzionamento del corpo, facendo aumentare la perdita di acqua anche in assenza della sensazione di sudorazione.
Anche durante l'attività sportiva è importante bere con regolarità, anche se la frequenza e la quantità dipendono da molti fattori, tra cui l'intensità e la durata dell'esercizio, le condizioni climatiche e le caratteristiche fisiche dell'individuo, compreso il peso corporeo e il tipo di sudorazione.
Oltre all'acqua…
Succhi freschi, frullati e centrifugati rappresentano bevande salutari che ci permettono di godere delle proprietà benefiche degli ingredienti freschi che li compongono, a partire da frutta e verdura.
Molti dei succhi preparati industrialmente hanno, leggendo bene in etichetta, come primi ingredienti acqua e zucchero e solo successivamente una piccola percentuale di frutta.
Tuttavia durante la spesa o fuori casa anche al bar possiamo trovare dei buoni succhi di frutta naturali senza aggiunte di zuccheri o coloranti e questi possono essere un ottimo modo per reintegrare liquidi e vitamine.
Si ottengono così bevande ricche di acqua (l'acqua biologica presente in frutta e verdura), enzimi, vitamine e sali minerali, ma povere di fibre che restano uno scarto del prodotto.